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Storia[]

Il simbionte apparteneva ad una razza di conquistatori alieni, molto feroce e spietata, viaggiava tra vari pianeti dall'alba dei tempi per conquistarli. Ciò era possibile grazie alla loro capacità di impadronirsi delle persone,

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Venom

anche senza il loro consenso (come un parassita in un organismo ospite), e sottometterle psicologicamente, succhiando poi loro ogni energia vitale. Il simbionte non era come i suoi simili, egli non cercava di sottomettere il suo ospitante, ma di instaurare un dialogo, senza appropriarsi di tutta la sua energia vitale, ma solo quella che gli bastava per sopravvivere. In cambio egli donava all'ospitante le sue straordinarie capacità. Ma per questo suo modo anomalo di comportarsi, egli venne isolato dai suoi simili che finirono poi per esiliarlo. Non si sa cosa successe nel frattempo, molto probabilmente trovò rifugio in altre comunità di alieni, fino a che non si imbatté nel famoso Uomo Ragno. Durante le Guerre segrete (una guerra combattuta su un pianeta creato appositamente, a cui parteciparono i maggiori supereroi e supercriminali del Marvel Universe dell'epoca), il costume dell'Uomo Ragno si lacerò terribilmente ed alcuni suoi compagni lo indirizzarono quindi ad una stanza piena di macchinari, fra cui uno che aveva rigenerato i loro costumi danneggiati: entrato nella stanza, l'Uomo Ragno utilizzò uno dei macchinari, senza sapere che era quello sbagliato. Liberato da quella che era la sua prigione, il simbionte ricoprì l'Uomo Ragno, rispondendo ai suoi pensieri ma comportandosi come un semplice tessuto non senziente: con somma gioia, l'Uomo Ragno scoprì che il nuovo costume poteva assumere qualsiasi forma e foggia lui volesse e che produceva da solo la ragnatela. Così la forza e l'agilità superiori del simbionte, unite alla forza e alla agilità che Peter Parker già aveva, facevano dell'Uomo Ragno un essere imbattibile. Tornato sulla Terra l'Uomo Ragno condivise varie avventure con questo costume biologico (che egli non sapeva essere vivo), tanto che il simbionte cominciò ad affezionarsi a Peter Parker. Ma la natura del simbionte, anche se sconosciuta al suo ospite, esercitava comunque una sorta di influenza che spingeva l'organismo col quale era in simbiosi (in questo caso l'Uomo Ragno) ad essere aggressivo e violento. Quando l'Uomo Ragno si accorse che questo costume era vivo, e la sua influenza psicologica era potenzialmente pericolosa, chiese aiuto a Reed Richards (il leader dei Fantastici Quattro) per liberare il proprio corpo dal simbionte; il Dr. Richards riuscì a capire che l'essere era sensibile alle onde soniche di una certa levatura, così grazie ad un trattamento ad onde soniche su Peter Parker, il simbionte alieno uscì dal corpo dell'Uomo Ragno e fuggì. In ogni caso il simbionte, dopo essere stato scacciato dall'Uomo Ragno, prese la cosa molto male. Egli era molto affezionato a lui e si vide rifiutato; questo rifiuto fece nascere in lui, nei confronti di Peter Parker, un grande risentimento, che poi sfocerà, con il contatto con Eddie Brock, in puro odio. Bisogna comprendere che la specie del simbionte è sì intelligente, ma è dotata di poche emozioni, tutte ad un livello molto basilare: amore, odio, rabbia tutte senza le sfumature o le complesse combinazioni di cui siamo capaci noi. L'amore provato per Peter Parker era quindi un amore incondizionato totale, così come l'odio del rifiuto è stato totale. Molte volte il simbionte è stato dipinto come malvagio, ma di fatto è solamente incompreso: lui è un essere di un altro mondo, diverso da noi sia nel fisico che nella capacità di pensiero e le sue azioni sono il risultato di questi due fattori. Come per le emozioni, anche concetti molto complessi vengono interpretati in maniera molto schematica dal simbionte: sì o no, buono o cattivo, bene o male, non ci sono mezzi termini, non ci sono attenuanti che possano stemperare il giudizio dell'alieno, perché è incapace di considerarli. La sua specie rappresenta il classico predatore intelligente ma schiavo del suo istinto animalesco. L'esemplare di Venom è forse il successivo passo evolutivo della sua razza, abbastanza consapevole da dominare il proprio istinto ma non ancora in grado di sottrarvisi completamente. C'è da fare un'ultima precisazione molto importante. Con ogni probabilità il simbionte nel periodo in cui è stato a contatto con l'Uomo Ragno, attraverso lo scambio di energia vitale, ha imparato a mimare parte dei poteri di Peter Parker aggiungendoli alle sue già straordinarie capacità che prima non aveva: quegli aspetti che non è riuscito a mimare, come il Senso di Ragno, sono stati analizzati per sviluppare una difesa adeguata da essi (non a caso, Venom non attiva il senso di ragno di Peter Parker). Un'altra sua particolarità è quella di aumentare la forza del suo ospite in maniera esponenziale, ciò significa che più forte fisicamente diventa l'ospite, tanto più il simbionte ne aumenterà la forza fisica: alla luce di questo si può dire che la forza di Venom ha un margine di miglioramento virtualmente infinito. Questo è un punto importante per capire la superiorità dei poteri di Venom rispetto a quelli dell'Uomo Ragno.

Edward "Eddie" Brock[]

Eddie Brock era un giornalista promettente con molto talento. Visse un'infanzia e un'adolescenza molto tristi poiché il padre, Carl Brock, quando la moglie morì dando alla luce Eddie divenne freddo e distaccato: fece in

Venom

OM NOM NOM NOM!!!

modo che Eddie ricevette la migliore istruzione ed educazione possibile, non mostrando tuttavia mai affetto nei confronti del figlio. Eddie, a dispetto della sua adolescenza triste, aveva un carattere sicuro e determinato a scoprire la verità, mosso soprattutto dalla ricerca del successo, ma nonostante tutto era una persona piena di senso di pietà, di buoni principi e dotata di grande intelligenza e vitalità; nei suoi articoli non condannava nessuno, l'unica cosa che gli premeva era solo quello di scoprire la verità, come ad esempio nel "caso Krooba" sul quale aveva indagato prima di diventare Venom. Purtroppo le cose non andarono come egli avrebbe sperato. La disavventure di Eddie Brock iniziarono quando la sua carriera era sulla cresta dell'onda, più precisamente col "caso Mangiapeccati". Un agente dello S.H.I.E.L.D. di nome Stan Carter si prestò come cavia ad un esperimento di una droga chiamata PCP, che però purtroppo ebbe come esito quello di far diventare l'agente Carter molto violento e avventato. Egli non poteva più restare nell'agenzia spionistica quindi si disintossicò, lasciò lo S.H.I.E.L.D. e si arruolò in polizia; ma quando il suo compagno perse la vita, lui impazzì. Molto probabilmente i danni provocati dalla droga insieme allo stress psicologico dovuto alla morte del suo compagno di lavoro, lo fecero definitivamente impazzire. Stan Carter divenne così un serial killer ossessionato dalla religione e intenzionato a purificare la società corrotta dai peccatori; così Stan Carter indossato un passamontagna e forte dell'addestramento S.H.I.E.L.D. si trasformò nel Mangiapeccati. Eddie Brock fiutò la possibilità di arrivare al successo giornalistico smascherando la vera identità del Mangiapeccati. Egli credeva che il vero autore di quei crimini fosse un certo Emil Gregg (che in realtà era solo un mitomane mentalmente disturbato) e mandò la notizia ai giornali sicuro che quell'articolo gli avrebbe portato fama e successo. L'Uomo Ragno nel frattempo riuscì a fermare il vero Mangiapeccati, mostrando chi veramente si celava sotto tutti quei crimini di questo serial killer. Di fronte all'evidenza dei fatti, Eddie Brock dovette ritrattare l'articolo sancendo così la fine della sua carriera, poiché venne licenziato dal Daily Bugle. Il licenziamento fu un duro colpo per Eddie Brock che, umiliato e disperato, iniziò ad provare grande risentimento per l'Uomo Ragno e per quella società che lo aveva usato e buttato via. Un risentimento che cercò di sfogare attraverso il culturismo che lo trasformò in un atleta dal fisico olimpionico. Ma da lì a poco la situazione psicologica di Eddie degenerò, fino a dei livelli che neanche l'esercizio fisico poteva colmare. La fine della carriera di Eddie Brock sancì la nascita di Venom. Dopo l'accaduto, Eddie Brock venne piano piano abbandonato da tutti, sino a quando si rifugiò in una chiesa con l'intenzione di togliersi la vita. Lì si era rifugiato anche il simbionte alieno, da poco separatosi dall'Uomo Ragno: poco prima che Eddie compisse il gesto fatale l'alieno, che probabilmente aveva recepito l'odio che Eddie serbava verso l'Uomo Ragno, si unì a lui. Poco a poco, Eddie Brock iniziò a prendere confidenza con esso, scoprendo i suoi innumerevoli poteri. Ma la natura dell'alieno inasprì ulteriormente la psicosi di Eddie. I due capirono inoltre di avere molte cose in comune, tra cui l'odio per l'Uomo Ragno: da questo sentimento comune nacque così Venom, "il Protettore Letale". L' intenzione di Venom inizialmente fu esclusivamente quella di uccidere l'Uomo Ragno, che lui considerava responsabile di aver rovinato la sua vita: secondo la sua mente deviata l'Uomo Ragno più di tutti incarnava il simbolo dell'ipocrisia sociale per aver distrutto la carriera di Eddie Brock, e di conseguenza doveva essere eliminato. Ma nonostante i numerosi tentativi, Spidey se la cavò sempre (spesso con fatica), fino a raggiungere dopo numerose peripezie una instabile tregua con lui. A questo punto, mosso da un instabile codice morale, il suo scopo divenne quello di proteggere gli innocenti, vittime come lui nella sua distorta visione della realtà, di una società ipocrita e piena di menzogne; una società capace solo di giustificare le ingiustizie, rendendole legali ovvero infliggendo ai criminali punizioni troppo lievi. Quindi secondo lui doveva imporsi una nuova figura, che garantisse la giustizia sociale e punisse i criminali senza alcuna pietà. Purtroppo, durante i numerosi tentativi falliti di uccidere l'Uomo Ragno, diverse persone vennero uccise da Venom: nella sua folle mente aliena/umana erano considerati "sacrifici necessari" per raggiungere il suo scopo. Per questo, oltre che per la sua ferocia, la sua instabilità mentale e le punizioni (molto spesso di morte) inflitte ai criminali catturati, Venom è stato sempre considerato un assassino spietato da tutti. Nonostante spesso abbia combattuto dalla parte del "Bene" (alleandosi addirittura con l'Uomo Ragno ed altri supereroi in 'Maximum Carnage' per sconfiggere il letale simbionte Carnage), i suoi metodi violenti e la sua sete di giustizia sommaria non gli hanno mai permesso di redimersi dai suoi peccati precedenti.

Patricia Robertson[]

Durante la cattura di Eddie Brock da parte dello S.H.I.E.L.D., Nick Fury e i suoi agenti sono stati attaccati da una nuova versione del simbionte alieno controllato a distanza da Patricia Robertson. Dopo essere fuggito, il nuovo Venom inizia a prendere possesso di alcune persone, riuscendo persino a controllare Wolverine. Poco dopo il Venom controllato da Eddie Brock e quello controllato da Patricia si sono trovati a combattere, ognuno per il proprio scopo: mentre Eddie vuole unirsi al nuovo Venom per raddoppiare la sua forza, Patricia intende distruggere il vecchio Venom affinché il nuovo possa adempiere a una missione ben precisa. A differenza del vecchio Venom, quest'ultimo ha un colore grigio.

Mac Gargan[]

Anni dopo Eddie Brock dopo aver visto il film La Passione di Cristo decide di fare un'asta per vendere al miglior offerente il simbionte per poi spendere i suoi soldi in beneficenza. Il simbionte andò al figlio di Don Fortunato, un mafioso, che usò il simbionte per attaccare l'Uomo Ragno. Recatosi al liceo della Midtown, uccise alcuni ex-compagni di liceo di Parker e ingaggiò un combattimento con l'Uomo Ragno. Il ragazzo però si fece prendere dal panico e il simbionte lo lasciò quando stava saltando da un tetto. In seguito il simbionte si unì a Mac Gargan (l'ex Scorpione) e raggiunse il porto in cui Goblin assieme ad altri criminali stava per uccidere il

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Sempre Venom

Ragno. L'Uomo Ragno se ne andò per salvare Mary Jane da Goblin ma Venom lo rallentò coinvolgendolo in una violentissima battaglia che fece crollare parte dei palazzi circostanti.

Curiosità[]

Venom è forse il personaggio più complesso di tutto il panorama Marvel; non tanto per il suo passato, quanto per la difficoltà di tracciarne un profilo psicologico unitario. I pensieri di Eddie Brock sono infatti continuamente influenzati dal simbionte alieno, tanto che è impossibile capire se i pensieri di Venom sono i suoi o quelli di Brock (spesso anche per lo stesso Eddie è stato un problema capire quanto le sue azioni fossero arbitrarie o influenzate dal simbionte). Nella sua carriera Venom ha ottenuto molti successi, sconfiggendo suo "figlio" Carnage e numerosi altri nemici, riuscendo addirittura a salvare il mondo da un'invasione degli alieni della sua stessa razza; tuttavia, egli rimane il più spietato tra i supereroi. La sorte che riserva alle sue vittime è spesso così terribile che sembrerebbe più vicino ad un supercriminale come Sabretooth più che ad un supereroe. Venom tuttavia non uccide per divertimento, come fa ad esempio Carnage: nel compiere omicidi Venom ha una sua logica spietata ed estremista che, unitamente ad una parvenza di codice morale, lo porta ad uccidere chi se lo merita per proteggere le persone innocenti dalle ingiustizie. Ma nella sua avventatezza, per proteggere gli indifesi spesso sbaglia e uccide persone innocenti. Sono proprio questi errori, insieme al suo passato da criminale, che costano a Venom le continue persecuzioni della legge. Venom infatti rimane un reietto della società, continuamente braccato dalla polizia, dalle forze dell'ordine e addirittura da un corpo para-militare creato apposta per dargli la caccia. Questo fa entrare di buon grado Venom tra quei tanti anti-eroi maledetti che cercano di difendere quella stessa società che li disprezza e li teme, come Punisher e Ghost Rider.

Scheda Tecnica[]

Nome Venom / Edward Brock / Mac Gargan

Origine Marvel Comics

Genere Uomo

Classificazione Alieno Simbionte

Età almeno 20 anni.

Poteri e Abilità Supervelocità, superforza, precognizione, può correre sulle pareti e arrampicarsi con facilità su pareti verticali e soffitti, capacità di camuffamento, resistenza sovrumana, rigenerazione (Medio - Bassa), ragnatela organica e molti altri...

Debolezze Il simbionte è estremamente vulnerabile a colpi sonori o intense fonti di calore.

Capacità Distruttiva Edificio+

Raggio d'Azione Corpo a corpo (maggiore per le dimensioni)

Velocità più veloce dell'occhio umano, velocità di reazione supersonica.

Durabilità Blocco di Città+

Forza 50 tonnellate o più (a seconda del corpo ospite)

Resistenza Superumana

Equipaggiamento Standard Niente

Intelligenza È un ex giornalista del Daily Globe ed è uno psicopatico assassino.

Attacchi / Tecniche Particolari

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Vittorie all'interno della Virtual Arena[]

Sconfitte all'interno della Virtual Arena[]

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